Inoltre la corte palermitana era costituita da elementi di diverse razze e culture, in cui il piccolo Federico trovò altri maestri che lo avviarono alle discipline religiose e filosofiche, l’addestrarono in astronomia e astrologia e gli forgiarono il carattere e gli dettero una vastissima cultura, inculcandogli l’amore per il sapere. Da canto suo, volitivo com’era, ebbe a leggere di tutto, studiò storia, matematica e si dedicò alla botanica e alla musica e imparò a parlare ben sette lingue, in particolare l’arabo, il greco e l’ebraico. Inoltre seppe affrontare ogni tipo di lotta e maneggiare l’arco, imparò a cavalcare con destrezza ogni tipo di destrieri e ad esercitare con molta abilità la caccia. Venne anche definito astuto, malizioso, sensuale, collerico e maligno e per questo suo comportamento, fu considerato “disdicevole ed insolente, non per natura, … [ma per] effetto delle sue compagnie rozze”. Successivamente, però, i contemporanei lo soprannominarono “stupor mundi’, meraviglia del mondo, per le sue sorprendenti ed eccezionali qualità di uomo politico, di condottiero, di intellettuale. “La reggenza durò circa dieci anni nel corso dei quali Federico fu agnello fra i lupi, al centro di aspre contese tra il Papa e i feudatari tedeschi, nessuno dei quali voleva lasciarsi sfuggire la ricca preda del reame siciliano, lotte che apportarono gravi lutti e distruzioni in Sicilia e in Puglia” A quattordici anni, il 26 dicembre 1208, venne proclamato maggiorenne e l’anno successivo, su suggerimento di Innocenzo III sposò Costanza d’Aragona di dieci anni più grande, che lo segnò molto nel carattere, perché gli fece da moglie, da madre da istitutrice. Federico decise subito di governare per proprio conto e il suo pruno atto fu quello di licenziare il cancelliere Gualtieri di Paleara. L’anno successivo 1210, eletto Re di Germania, affrontò la sua prima battaglia contro Ottone di Brunswick, con una strepitosa vittoria. Venne accolto nel 1215 trionfalmente ad Aquisgrana, dove fu incoronato Re dei Romani e a 26 anni fu incoronato imperatore del Sacro Romano Impero da papa Onorio III al quale promise di bandire una Crociata per liberare Gerusalemme. Promessa che non mantenne anche dopo aver sposato Iolanda di Brienne e ricevuto il titolo di re di Gerusalemme. Per questo motivo Gregorio IX lo scomunicò nel 1227 e, per non incorrere in altre anatemi, fu costretto a partire per la Terrasanta, dove conseguì una incruenta vittoria con negoziati vari, ottenendo la restituzione di Gerusalemme. Al suo ritorno in Italia dovette pensare al riassetto dell’impero e affrontare una lunga lotta con la ricostituita Lega Lombarda che si concluse nel 1237 con la vittoria di Cortenuova.. Uomo di grande ingegno e di idee molto liberali: voleva governare in pace e dedicarsi ai suoi studi preferiti e alla caccia. Egli sapeva convivere con le altre religioni (ebraismo e islamismo) e circondarsi dei migliori ingegni dell’epoca, tenendo splendida corte a Palermo. Mise su la Scuola poetica siciliana, rinnovò l’Istituto di Medicina di Salerno e fondò l’Università di Napoli. Nel 1231 riunì a Melfi rappresentanti dell’amministrazione pubblica e della giustizia per unificare tutte le leggi delJo Stato in un unico testo legislativo, che andò sotto il nome di Liber Costitutionum o LiberA ugustalts, oggi meglio conosciuto come Le costituzioni di Melfi. Federico II rifiutò l’ingerenza della Chiesa negli affari dello Stato e i rapporti col Papa divennero molto tesi e difficili che gli causarono altre scomuniche e l’astiosità dei Comuni.