via Dott. Vincenzo Giuliani
Il Settecento è stato definito il Secolo dei Lumi, cioè il periodo in cui prevalse in Europa quel movimento culturale detto Illuminismo, che aveva l’intento di rischiarare e di liberare il campo della vita e del pensiero dall’oscurantismo del passato, dalle tradizioni e dalle superstizioni, facendo appello innanzitutto alle sperimentazioni scientifiche e ai documenti giacenti nelle polverose biblioteche. Un compito specifico l’ebbero le monografie sulle storie locali e Vincenzo Giuliani ne fu uno dei primi in Italia a pubblicarle. E costui un medico viestano che ha IN NAPOLI MDCCLXVIII esercitato con scrupolosità la sua professione, specie durante la condotta (all’epoca specificata come quella del medico dei poveri) affidatagli dal Decurionato. Nacque a Vieste il 7 settembre 1734 da Gaetano, dottore fisico originario di Pettorano (L’Aquila) e da Maria Basciani viestana. Compi i suoi studi a Napoli, dove nei ritagli di tempo ebbe modo di frequentare varie biblioteche e gli archivi di Stato. Su consiglio del vescovo Niccolò Cimaglia, e su sollecitazioni dello zio, il canonico Cesare Basciani e, poi, del vescovo Maruca, nel 1768, dette alle stampe le Memorie storiche politiche, ecclesiastiche della città di Vieste. L’opera che è un’attenta e scrupolosa disamina sullo studio del territorio, delle origini e delle vicende che hanno maggiormente segnato Vieste, pare che sia nata più per caso che pensata, dettata dalla curiosità anziché da un precipuo scopo. Egli stesso, infatti, nell’introduzione scrive: “Essendo io tutto intento a difficili studi della fisica esperimentale, ed alle utili osservazioni de’ mali particolari de luoghi, rivolgendo talvolta gli antichi libri, per divertire l’animo da quelle serie applicazioni, mi venne la curiosità di sapere l’origine e le vicende della città di Vieste, mia patria…, e tal curiosità vie più mi crebbe, perché l’istoria naturale de prodotti del di lei terreno formava l’oggetto principale delle mie cure”.