IL TRABUCCO (detto anche trabocco o travocco) è un’antica macchina da pesca tipica delle coste abruzzesi. In Puglia è tutelata come patrimonio monumentale dal Parco Nazionale del Gargano. Diffusa nel basso Adriatico lungo il litorale delle province di Chieti, Foggia, Campobasso e parte della costa del Nord Barese (nonché, in Abruzzo, nella città di Pescara). È presente anche in alcuni punti della costa basso tirrenica. Al giorno d’oggi ormai i trabucchi vengono utilizzati per la loro funzione originaria solo come attrazione turistica. Inoltre ai visitatori che lo desiderano, viene data la possibilità di gustare il pesce appena pescato nei pressi di queste strutture, praticamente sul mare. I trabucchi inoltre sono divenuti vere e proprie opere d’arte da proteggere, e sono parte integrante del Parco Nazionale del Gargano. A Vieste ogni anno intorno alla seconda parte di giugno, viene fatta una Festa dei trabucchi, evento che oltre ad attirare i turisti, appassiona anche gli abitanti del luogo. Alcuni studi hanno cercato di capire la natura e lo sviluppo di tali particolarissime costruzioni. La nascita e le forme sono state sicuramente condizionate da fattori come l’aspetto morfologico della zona, dal tipo di pesca praticato e dalla preparazione o provenienza sociologica dei pescatori stessi. Per quanto riguarda i primi due aspetti, è evidente che la ricerca di una forma intermedia che consentisse di non abbandonare la terra ferma era la soluzione perfetta, anche in considerazione del fatto che non esistevano attracchi e porti per le barche, che la costa è per la maggior parte rocciosa e che i fondali sono alti già a pochi metri di distanza dalla riva. Per quanto riguarda la provenienza sociologica dei pescatori, dobbiamo considerare che, vista anche la morfologia del promontorio del Gargano che vede prevalere il paesaggio di montagna a quello costiero, il garganico era un uomo dedicato soprattutto all’agricoltura e alla pastorizia. Questo però al tempo stesso non vuol dire che non siano esistiti uomini di mare garganici.