L’esistenza di un villaggio capannicolo nella zona in cui attualmente è ubicato l’abitato di Vieste risale ad epoca preistorica, come dimostrano i reperti archeologici già esaminati. Questo villaggio di civiltà subappenninica trovarono le popolazioni illiriche sbarcate anteriormente alla prima età del Ferro sulle nostre coste. A questa comunità, dedita principalmente alla pesca costiera e all’agricoltura, i nuovi venuti certamente diede- ro una loro impronta, dandole un’organizzazione sociale gentilizia ed un proprio culto religioso. Tuttavia, di centro abitato, inteso questo come aggregato di strutture edilizie in tessuto urbanistico cinto di muratura, si potrà parlare solo in seguito, a partire dal IV sec. a. C., quando “la civiltà daunia va perdendo il suo carattere di origi- nalità per diventare apula in senso più ampio ed evolversi alla luce delle correnti ellenistiche”. Ora, qual è il nome e il sito di questo primitivo centro abitato? Comunemente lo si fa corrispondere a quello dell’antica Apeneste. Così il Ferraro, il Moudrand, Uberto Goltzio, il Brezio, il Chiusole, Tommaso Comeille, il De Martinière, il Vossio, il Calepinus, il Baldassarri. Anche lo storico viestano Vincenzo Giuliani l’identifica per Apeneste, mentre si allontana decisamente da questa opinione l’altro viestano, Michele Petrone, il quale, considerando appunto che Apeneste stava tra il Promontorio garganico e Siponto, fa corrispondere questa città all’antica Matinum. Apeneste viene ricordata da Claudio Tolomeo, il quale la comprende tra le città marittime dell’antica Daunia: “Apulorum Dauniorum in Jonio pelago Salapia, Sipus, Apenestae, Garganus Mons. Et iuxta sinum Adriaticum Hyrium”. Egli è l’unico geografo antico che menzioni questa città; gli altri non la nominano affatto, neanche Plinio che nella sua “Naturalis Historia” traccia la geografia della regione dauna. Quelle poche parole sono, dunque, tutto ciò che si sa di Apeneste. Si ignora perfino la sua ubicazione, nè peraltro può essere determinata con certezza. Del resto, le poche entità geografiche che le fonti classiche segnalano nel Gargano sono quasi tutte di difficile identificazione.