Le podoliche sono mucche rustiche, capaci di adattarsi a condizioni ambientali anche molto difficili, pascolando su suoli poveri o negli arbusteti. La vacca podalica è una razza allevata allo stato brado e quindi offre non solo un latte particolarmente aromatico, ma anche carni sapide, sane, ricche di sali minerali. La sua limitata capacità di produrre latte rispetto ad altre razze ha però decretato il declino della specie: oggi si contano solo 25 mila capi, presenti soprattutto nelle regioni meridionali italiane. Una mandria di vacche Podoliche al pascolo sul Gargano è uno spettacolo che non si dimentica. Con il loro profilo rettilineo, lo sguardo acceso, le larghe corna solenni, il mantello grigio che brilla sullo sfondo di boschi e macchia mediterranea, ispirano una sorta di sacrale tranquillità. Le origini della mozzarella di bufala sono direttamente legate all’introduzione dei bufali nel Centro e Sud Italia, diffusi dai Normanni essendo ricca di paludi consentiva quasi esclusivamente l’allevamento di questo straordinario animale. La mozzarella di bufala del Gargano si produce dal latte delle mandrie che si alimentano esclusivamente nei pascoli naturali presenti in gran parte proprio nella zona di Manfredonia. Negli stessi luoghi sono presenti caseifici per la vendita al dettaglio dei latticini. La mozzarella di bufala del Gargano ha una storia di oltre 7 secoli: ne esistono infatti documenti storici risalenti al 1294, anno in cui è documentato che le mozzarelle di bufala prodotte in provincia di Foggia venivano regolarmente vendute a Napoli. Le origini della mozzarella di bufala sono direttamente legate all’introduzione dei bufali nel Centro e Sud Italia, diffusi dai Normanni (nell’attuale area DOP di produzione) , essendo ricca di paludi consentiva quasi esclusivamente l’allevamento di questo straordinario animale. La mozzarella di bufala del Gargano, che gode, dunque, del riconoscimento della “Dop Campana”, si produce dal latte delle mandrie che si alimentano esclusivamente nei pascoli naturali presenti nei dintorni della palude di Frattarolo e attorno alla laguna di Lesina. Altre aziende zootecniche che allevano bufale si trovano in agro di San Giovanni Rotondo, Manfredonia, San Marco in Lamis, Apricena, San Nicandro e Cagnano Varano. La Puglia conta oltre 2000 capi di bufale, gran parte delle quali dislocate nel Gargano. Il prodotto si presenta come un eccellente formaggio morbido nel quale prevalgono le sensazioni del dolce, della panna, con piacevoli note di erba e di muschiato. Il caciocavallo è un formaggio semiduro a pasta filata prodotto con latte vaccino e stagionato in un periodo che può andare dai 15 giorni ai 18 mesi. Il nome deriva dall’abitudine di stagionarlo legando due forme tra loro tramite un cordoncino e ponendole poi “a cavallo” di un bastone posto orizzontalmente. Nella zona garganica il caciocavallo ha una pezzatura solita intorno ai 2 kg. E la forma più solita è di forma ovoidale con una caratteristica testina che serve per mantenere il cordoncino per la stagionatura e la conservazione. Originariamente il colore è di un giallo paglierino che scurisce con il passare della stagionatura. Il sapore è più dolce all’inizio è acquisisce un gusto piccante man mano che matura. Il Caciocavallo Podolico mostra la sua testina, la cui forma è il marchio all’origine del Caciocavallo Podolico. Ogni caseificio fa una testina diversa: l’usanza è forse nata per distinguere il proprio prodotto dagli altri nelle vendite dei mercati locali. L’odore della crosta esterna risulta intenso: burro cotto, crosta di Caciocavallo Podolico, magazzino di stagionatura e glutammato sotto la testina. Tagliando il Caciocavallo Podolico si vede un’occhiatura fine ben distribuita e si intravvedono bene le fasce della filatura e un’unghia di circa 3-4 millimetri.