Tradizionalmente, la festa apricenese di Maria SS. Incoronata, dichiarata Patrona della città da Papa Pio XII nel 1940, ha luogo ogni anno, solitamente intorno all’ultima domenica di maggio, un mese dopo l’ultimo sabato di aprile, data in cui ricorre la solennità dell’Apparizione mariana che avvenne nel 1001 su una grossa quercia di un esteso bosco lungo il torrente Cervaro, nel territorio comunale di Foggia. La Madonna Incoronata, durante questa apparizione raccomandò al Conte di Ariano Irpino di costruire una cappella in suo onore mentre il pastore Strazzacappa, accorso sul posto, trasformò la sua caldarella in lampada votiva ad olio. A ciò seguì il ritrovamento della statua lignea di incarnato scuro e col capo sormontato da tre corone, che è conservata nel santuario foggiano. Ad Apricena, il culto della Madonna Incoronata è già presente nel XVI secolo, come testimoniato dalla dedicazione alla Madre di Dio, nel 1583, di un’altare della Chiesa dell’Immacolata, allora appartenente ai Cappuccini. Nella seconda metà del XVIII secolo, la venerata statua mariana, eseguita nella stessa epoca, venne collocata nella Cappella della Madonna di Loreto, che sorgeva poco al di fuori del paese e presso la strada che lo collega a Poggio Imperiale. Questa cappella, tra il 1882 ed il 1883, venne ingrandita e trasformata nell’attuale chiesa che fu perciò intitolata a Maria SS. Incoronata e divenne Santuario Mariano Diocesano nel 1955. Da qui l’ultimo sabato di aprile viene traslata in processione fino alla Chiesa Madre dei SS. Martino e Lucia la statua dell’Incoronata che, a differenza di quella foggiana, è ritratta seduta su una quercia e presenta un incarnato chiaro, le mani giunte, le vesti scolpite e colorate, due putti i lati della testa che sono rivolti verso le tre corone, ed altri due ai lati del basamento. La statua mariana resta nella Chiesa Matrice per circa un mese, fino alla conclusione dei festeggiamenti in suo onore, quando avviene il suo ritorno nel Santuario.