La Fauna
Il Gargano o meglio il Parco Nazionale del Gargano presenta una varietà di ecosistemi che ha permesso la nascita e l’istaurarsi di numerose specie animali e vegetali. L’aspetto faunistico è caratterizzato dalla presenza di una gran varietà di volatili, vi sono 170 specie di uccelli e rapaci che vivono e nidificano tra cui: il pettirosso, la cincia, il merlo, l’allocco, l’assiolo, il falco pellegrino, l’airone rosso, il gru, il cavaliere d’Italia, ed ancora la beccaccia, il chiurlo, il rondone, il cingo fenicottero, il fagiano, la poiana, il nibbio reale, il gheppio, il pecchiaiolo, il biancone, il gufo reale e comune, la civetta, il barbagianni, il corvo imperiale e l’airone cinerio di notevole importanza. Spiccano anche il cuculo e l’upupa che migrano dall’Africa e ben 5 specie di picchi, rosso maggiore, rosso dorsobianco, rosso mezzano, rosso minore, e verde e la gallina prataiola. Altri animali che popolano questo paesaggio tra i principali vi è sicuramente il capriolo garganico, nelle zone più scure domina il cinghiale, vi è il gatto selvatico che rappresenta un ottimo predatore e arrampicatore che trova rifugio nei tronchi cavi, olltre alla lepre salentina. Durante la notte escono allo scoperto il tasso, la faina, la volpe, la martora il riccio, l’istrice, il ghiro. Nelle zone umide e nascoste del sottobosco vivono le salamandre, mentre nei pressi dei corsi d’acqua prevalgono il rospo smeraldo e la rana verde. Nel periodo del corteggiamento in primavera è possibile osservare il tritone, lungo le radure vi sono lucertole e ramarri, mentre nelle zone impervie ed esposte al sole vi è la presenza di vipere e altri rettili.
Il Capriolo Garganico
Si distingue nettamente dalle popolazioni europee per le dimensioni minori, per la colorazione del pelame nell’abito invernale, per il colorito della fronte e della regione nasale più scuro e per la mancanza di macchie bianche sulla gola e sul collo. Quella del promontorio garganico e una razza autoctona isolata dal resto d’Italia e quindi non inquinata geneticamente, di conseguenza essa rappresenta la razza originaria italica. L’habitat maggiormente frequentato dalla specie sembra essere la faggeta d’alto fusto con sottobosco non molto fitto tipicamente di agrifoglio. La sua presenza all’interno del Parco è circoscritta alla Foresta Umbra e zone limitrofe.