via Marco Polo (via Vesta)
Marco Polo aveva appena diciassette anni quando, nel 1271, si unì al padre Niccolò e allo zio Matteo nel viaggio attraverso l’Asia Centrale fino a Pechino. Giovane di grande intelligenza ebbe dal Gran Khan incarichi di fiducia nel Tibet, nell’Annam e Cocincina. Per 25 anni viaggiò per mare e per terra e risiedette per nove mesi in Persia. Ritornato in Patria col padre e lo zio, fu fatto prigioniero dai genovesi nella battaglia di Curzola. Nel carcere raccolse le sue memorie nel famoso libro Il Milione. Membro del patriziato veneziano, viaggiò con il padre Niccolò e lo zio paterno Matteo attraverso l’Asia lungo la Via della seta fino alla Cina, allora Catai, dal 1271 al 1295. Consigliere e ambasciatore alla corte del Gran Khan Kubilai, tornò a Venezia nel 1295 con una discreta fortuna che investì nell’impresa commerciale di famiglia. Prigioniero dei genovesi dal 1296 al 1299, dettò le memorie dei suoi viaggi a Rustichello da Pisa, forse suo compagno di cella, che le scrisse in lingua franco-veneta con il titolo “Divisiment dou monde”. Ormai ricco e famoso, sposò la patrizia Donata Badoer, dalla quale ebbe tre figlie: Moretta, Bellela, Fantina. Morì nel 1324 e venne sepolto nella chiesa di San Lorenzo a Venezia. La relazione dei suoi viaggi in Estremo Oriente è raccolta nell’opera letteraria Il Milione, una vera e propria enciclopedia geografica che riunisce le conoscenze essenziali sull’Asia in Europa alla fine del XIII secolo. Seppur non sia stato il primo europeo a raggiungere la Cina, fu il primo a redigere un dettagliato resoconto del viaggio, Il Milione, che fu ispirazione per generazioni di viaggiatori europei, come Cristoforo Colombo e fornì spunti e materiali alla cartografia occidentale, in primis al mappamondo di Fra Mauro. Il Milione è il resoconto dei viaggi in Asia di Marco Polo, intrapresi assieme al padre Niccolò Polo e allo zio paterno Matteo Polo, mercanti e viaggiatori veneziani, tra il 1271 e il 1295, e le sue esperienze alla corte di Kublai Khan, il più grande sovrano orientale dell’epoca, del quale Marco fu al servizio per quasi 17 anni.