via Simone Vestano
Nel 1169 Alessandro III, stando a Benevento, depose i vescovi NN di Vieste e Guglielmo di Caiace, per continua e convinta simonia. Le fonti tacciono sul nome del vescovo di Vieste anche se il Keher avanza l’ipotesi che sia Maraldo. Come era prassi del tempo, subito dopo il provvedimento Papale, per la prima e forse unica volta, i canonici di Vieste elessero vescovo Simone, membro del loro Capitolo. Il nominativo venne subito confermata da Alessandro III e, con la bolla del 24 settembre 1170, indirizzata ai Diletti canonici figli della chiesa Sipontina, si invitava l’arcivescovo Gerardo III a consacrarlo nella chiesa di S. Maria di Siponto, così come era stato fatto con Maraldo da Goffrida, suo predecessore. Quando nell’inverno del 1177 Alessandro III arrivò a Vieste, a Simone “toccò vivere un’esperienza davvero singolare, quella di accogliere ed ospitare il Papa, che dai primi di febbraio sino al 9 marzo 1177 soggiornò nella nostra città, in attesa che il mare rabbonito rendesse possibile il suo viaggio alla volta di Venezia, dove avrebbe poi incontrato Federico Barbarossa”. Senz’altro quella mattina del 9 marzo, mercoledì delle Ceneri, dovette essere molto emozionato il vescovo nel deporre sul capo del Papa, dei Cardinale e degli altri illustri ospiti il pizzico di cenere, ricordando loro la formula “Momento hanno quia pubis es, at in puhere revertis”. Forse si unì ai Cardinali, all’arcivescovo Gerardo, agli altri prelati e ai principi del seguito, per accompagnare il Papa a Venezia. Partecipò al Concilio ecumenico Laterano III, indetto nel marzo 1179 dallo stesso Alessandro III e si sottoscrisse dopo l’arcivescovo sipontino.