La Vergine richiese all’uomo di edificare in quella terra rocciosa circondata dal mare che aveva scelto come dimora un magnifico tempio in suo onore per poter concedere grazie a chi si sarebbe recato per pregare e richiedere la sua protezione. L’uomo, invaso di immensa gioia per il santo privilegio, restò comunque perplesso e meditabondo, tanto da portare la Vergine a domandargli il motivo di questo stato. La risposta fu che lui viveva nella completa povertà e per edificare un santuario occorrevano invece ingenti ricchezze. La Madonna invitò l’uomo a scavare nei paraggi del luogo dell’apparizione. L’eremita obbedì all’invito appena fatto giorni, e dopo giorni di dura fatica rinvenne in una spelonca molti oggetti preziosi. Ringraziata la Madonna, l’uomo si imbarcò sulla sua barchetta, confidando nel mare calmo, nella giornata di sole e nella Divina Provvidenza. Il sant’uomo, secondo la cronaca, fu rapito da un sogno dolce e ristoratore e uno zefiro soave lo sospinse fino alla lontana Costantinopoli, dove sbarcò il giorno seguente. Qui trovò, pronta agli ormeggi, una nave carica di tutto il materiale necessario alla costruzione. La nave imbarcava anche operai edili, con i quali l’eremita riuscì a costruire la cappella dedicata alla Madonna. L’uomo una volta terminata la costruzione del tempio non ritenne il suo compito concluso e si impegnò a diffondere la devozione mariana tra i pescatori, mercanti e tutti gli altri che approdavano nella rada dell’arcipelago durante il cattivo tempo. Questi, nel ritornare a casa parlavano delle meraviglie viste ed udite, tanto che in breve tempo si sparse la fama dell’eremita e della chiesa da lui edificata ed altri eremiti raggiunsero l’isola. La Cronica continua dicendo che dopo circa sei secoli i pochi eremiti rimasti sull’isola erano tutti ormai molto vecchi, e i monaci dell’Ordine di san Benedetto venuti a conoscenza delle meraviglie del luogo e desiderosi di aprire un loro cenobio in un luogo tanto solitario e propizio alla vita ascetica sostituirono i pochi eremiti rimasti con l’approvazione papale.